Bolletta gas e luce

Bolletta gas e luce

Le modalità di fatturazione per le bollette di luce e gas

 

Ai clienti che hanno scelto Gruppo Hera per l'erogazione di più di un servizio, l'azienda invia la Bolletta multiservizio, che riunisce le fatture per tutti i servizi erogati: Gas, Energia elettrica e altri servizi. In un unico documento è possibile così avere tutte le informazioni dettagliate su lettura dei contatori, consumi, prezzi e somme dovute.

La Bolletta multiservizio consente di effettuare un unico pagamento per tutti i servizi forniti e, per tutti coloro che non hanno scelto il pagamento tramite domiciliazione, in fondo alla bolletta è presente un unico bollettino postale prestampato da utilizzare per il pagamento.

Ogni quanto arriva la bolletta della luce?

La periodicità di fatturazione della Bolletta multiservizio coincide con quella del servizio con la fatturazione più frequente. Nel caso bolletta mono servizio, la periodicità di fatturazione varia in base al servizio fatturato, come indicato di seguito.
Se il gas è l'unico servizio fatturato, la periodicità di fatturazione dipende dai consumi:

  • 6 bollette all'anno, con cadenza bimestrale, per consumi fino a 3.000 smc/anno
  • 12 bollette all'anno a cadenza mensile per consumi superiori a 3000 smc/anno.
  • Se l'energia elettrica è l'unico servizio fatturato, la periodicità di fatturazione dipende dalla potenza contrattuale impegnata:
  • 6 bollette all'anno, con cadenza bimestrale, per i clienti con potenza contrattuale impegnata fino a 16,5 kW
  • 12 bollette all'anno, con cadenza mensile, per i clienti con potenza contrattuale impegnata superiore a 16,5 kW.

 

Calcolo dei consumi nelle bollette mensili

 

La fatturazione avviene sulla base della lettura del contatore effettuata da Hera o sulla base dell'autolettura realizzata dal cliente. Nel periodo che intercorre tra una lettura e quella successiva la fatturazione può basarsi sui consumi presunti, cioè sui consumi storici del cliente.  Nel caso in cui il contatore sia interno e il cliente assente, Hera segnala di aver effettuato il tentativo di lettura tramite una cartolina con le istruzioni per fare l’autolettura.
Hera provvede al tentativo di lettura dei contatori con frequenza minima che varia a seconda dei consumi:

  • due volte all'anno per i clienti con consumi fino a 5000 Smc/anno
  • una volta al mese per i clienti con consumi superiori a 5000 Smc/anno.

Se il cliente dovesse ritenere che le stime non rispecchiano la media dei propri consumi può chiamare il Servizio Clienti (numero verde 800 999 500).
Eventuali variazioni tariffarie vengono applicate solo ai consumi effettuati a partire dal giorno in cui entrano in vigore, considerando convenzionalmente costante il consumo giornaliero del periodo compreso tra una variazione e quella successiva.

Come pagare le bollette online

Pagare le bollette online rappresenta una soluzione comoda e veloce per evitare code e perdite di tempo, per questo mettiamo a disposizione dei nostri clienti il servizio di pagamento online, accessibile tramite l'area riservata sul sito Heracomm. Dopo aver effettuato l'accesso sarà possibile visualizzare l'elenco delle bollette emesse e scegliere quella da pagare.
Il pagamento online può essere effettuato tramite:

  • carta di credito
  • Carta di debito
  • conto PayPal

È possibile attivare il servizio di addebito diretto sul proprio conto corrente bancario o postale, in modo da pagare in modo automatico tutte le bollette emesse.
Il servizio di pagamento delle bollette online rappresenta una soluzione sicura e comoda, che permette di evitare errori di pagamento e di tenere sotto controllo tutte le bollette emesse, il servizio clienti è sempre a disposizione per fornire assistenza e supporto.

Stato pagamenti: come verificare se una bolletta è stata pagata

Vuoi vedere se una bolletta è stata pagata? È possibile farlo accedendo all'area riservata del sito Hera Comm e consultare lo storico dei pagamenti effettuati. Per verificare se la bolletta è stata pagata, si può contattare il servizio clienti tramite i canali dedicati, come il numero verde o la chat online, per richiedere informazioni sullo stato dei pagamenti.
Cosa fare se non arriva la bolletta della luce? Se non arriva la bolletta della luce è importante agire prontamente per evitare spiacevoli conseguenze come il mancato pagamento della bolletta e la conseguente interruzione del servizio. Questo controllo può essere effettuato in diversi modi:

  • Accedere alla propria area riservata sul sito per verificare lo stato della bolletta e scaricare una copia in formato digitale.
  • Contattare il servizio clienti del fornitore di energia elettrica o gas e chiedere informazioni sulla bolletta mancante.

Dopo aver effettuato queste verifiche, controllare che i propri dati anagrafici e di contatto siano corretti e aggiornati. È possibile richiedere la modifica dei dati per evitare problemi futuri.
Se non vuoi rischiare di non ricevere le bollette in futuro, attiva il servizio di fatturazione elettronica così da ricevere la bolletta direttamente via email.

 

Ricalcoli in bolletta: conguagli e compensazioni

 

Quando i calcoli sono stati fatti su stime che non corrispondono ai consumi effettivi si deve fare un conguaglio.

Dopo una lettura effettiva del contatore, se il cliente ha pagato meno di quanto ha consumato trova la differenza da pagare nella bolletta che riceve dopo la lettura. Se il cliente ha pagato più di quello che ha consumato:

  • se non ha debiti con Hera riceve un assegno con l'importo da restituire. Se l'importo è inferiore a 3 euro viene sottratto dalla bolletta successiva
  • se ha debiti con Hera viene fatta una compensazione tra debiti e crediti. In questo caso, nella bolletta successiva viene indicato che l'importo totale non è né da pagare né da incassare. Successivamente viene inviato, tramite posta, un nuovo calcolo dell'importo che mette a confronto debiti e crediti del cliente: se il totale è a credito per il cliente gli viene inviato un assegno; se il totale è a debito per il cliente gli viene inviato un bollettino postale con il nuovo importo.

 

Morosità e sospensione della fornitura per ritardo pagamento

 

Il Cliente che non paga, anche parzialmente, entro il termine indicato nella bolletta è considerato moroso.  HERA COMM, trascorsi inutilmente non meno di 20 (venti) giorni dalla data di scadenza riportata in bolletta, invia al Cliente, mediante comunicazione scritta a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento oppure mediante Posta Elettronica Certificata (PEC), nei casi in cui il Cliente abbia messo a disposizione il proprio indirizzo di posta certificata, un preavviso di sospensione della fornitura avente valore di costituzione in mora.
Nel sollecito, HERA COMM indica il termine ultimo entro cui provvedere all’adempimento, le modalità di comunicazione dell’avvenuto pagamento, i tempi entro i quali in costanza di mora la fornitura potrà essere sospesa, nonché i costi delle operazioni di sospensione e riattivazione della fornitura.

Con riferimento al gas, trascorso inutilmente il termine indicato nella costituzione in mora, comunque non inferiore a 40 (quaranta) giorni solari dalla data in Cui il cliente ha ricevuto la notifica della costituzione in mora, Hera Comm procede, trascorso un termine non inferiore a 3 (tre) giorni e senza ulteriori avvisi, all’invio al Distributore competente della richiesta di “Chiusura del punto di riconsegna per sospensione della fornitura per morosità” ai sensi del TIMG (Testo integrato morosità gas).
Decorsi non meno di 5 (cinque) giorni dall’avvenuta “Chiusura del punto di riconsegna per sospensione della fornitura per morosità”, e persistendo la morosità, Hera Comm ha facoltà, in ogni momento, di risolvere il Contratto e di trasmettere al SII la richiesta di risoluzione contrattuale ai sensi dell’art. 9 del TIMG. La risoluzione del Contratto ha effetto con decorrenza dal giorno indicato da Hera Comm come data di richiesta di risoluzione contrattuale.

Con riferimento all’energia elettrica, trascorsi 40 giorni solari dalla data in Cui il cliente ha ricevuto la notifica della costituzione in mora, Hera Comm procede, trascorso un termine non inferiore a 3 (tre) giorni, ad inoltrare al Distributore competente richiesta di sospensione della fornitura per morosità. Qualora sussistano le condizioni tecniche del misuratore, l’intervento di sospensione della fornitura sarà anticipato da un periodo di 15 (quindici) giorni in cui la potenza sarà ridotta ad un livello pari al 15% della potenza disponibile; decorso tale periodo in caso di mancato pagamento da parte del Cliente, verrà effettuata la sospensione della fornitura. Per il Cliente che dispone di un misuratore di questo tipo, il termine di sospensione della fornitura non sarà inferiore a 25 (venticinque) giorni solari dalla data di notifica della comunicazione di costituzione in mora.

Il cliente finale avrà dunque diritto ad un indennizzo nel caso in cui:
a) sia stata effettuata una riduzione di potenza o la fornitura sia stata sospesa per morosità nonostante il mancato invio della comunicazione di costituzione in mora (30€);
b) sia stata effettuata una riduzione di potenza o la fornitura sia stata sospesa per morosità nonostante alternativamente (20€):

  1. il mancato rispetto del termine ultimo entro cui il cliente è tenuto a provvedere al pagamento;
  2. il mancato rispetto del termine minimo tra la data di scadenza del termine ultimo di pagamento e la data di richiesta all’impresa distributrice per la sospensione della fornitura o riduzione della potenza.

 

Maggiori dettagli sulla fatturazione nella bolletta

 

Ai clienti che hanno scelto Hera Comma per l'erogazione di più di un servizio, l'azienda invia la Bolletta multiservizi, che riunisce le fatture per tutti i servizi erogati: Gas, Energia elettrica. In un unico documento è possibile così avere tutte le informazioni dettagliate su lettura dei contatori, consumi, prezzi e somme dovute. La periodicità coincide con quella del servizio con la fatturazione più frequente.
Nel caso in cui l'unico servizio erogato da Hera sia invece il Gas, la periodicità di fatturazione dipende dai consumi:

  • 6 bollette all'anno, con cadenza bimestrale, per consumi fino a 5.000 smc./anno;
  • 12 bollette all'anno a cadenza mensile per consumi superiori a 5.000 smc./anno.

Prima di emettere una bolletta, il sistema esegue un controllo sulle fatture precedenti.
Il saldo della posizione contabile, per i clienti che non abbiano domiciliazione bancaria o postale, avviene al di fuori della bolletta con una Lettera di compensazione:

  1. nel caso in cui il cliente abbia ricevuto una bolletta di importo “sottosoglia” (per sottosoglia si intende quando il totale in copertina delle fatture Hera Spa Hera Comm, a credito o a debito, non raggiunge i 3€ di importo). In questo caso, il cliente riceve una prima bolletta per la quale non dovrà pagare o riscuotere alcun importo. La bolletta successiva, indipendentemente dall’importo, tiene in sospeso il pagamento e rimanda (messaggio nel foglio di riepilogo, subito sotto l’importo dovuto) ad una successiva lettera di compensazione inviata separatamente (che arriva al massimo dopo una settimana dalla bolletta) nella quale verrà indicato il saldo complessivo (con una nuova scadenza di pagamento). In caso di saldo a debito, la lettera conterrà il bollettino per il pagamento; in caso di saldo a credito, conterrà un assegno bancario a favore del cliente.    
  2. nel caso in cui il cliente abbia ricevuto una bolletta a credito e una successiva a debito. In questo caso, il cliente ha ricevuto una bolletta a credito che non conterrà nessun documento per l’incasso. La bolletta successiva, indipendentemente dall’importo, tiene in sospeso il pagamento e rimanda (messaggio nel foglio di riepilogo, subito sotto l’importo dovuto) ad una successiva lettera di compensazione inviata separatamente (che arriva al massimo dopo una settimana dalla bolletta) nella quale verrà indicato il saldo complessivo. In caso di saldo a debito, la lettera conterrà il bollettino per il pagamento; in caso di saldo a credito, conterrà un assegno bancario a favore del cliente.

Cosa significa bolletta a credito

La bolletta a credito è una situazione in cui il fornitore di energia elettrica o gas deve rimborsare al cliente un importo in eccesso rispetto al consumo effettivo registrato nella bolletta. Il cliente ha pagato più del dovuto e ha quindi un credito da utilizzare per le bollette future. Questo può accadere per diversi motivi:

  • quando viene effettuato un pagamento anticipato
  • quando il consumo effettivo risulta inferiore rispetto alle previsioni.

È importante sottolineare che il credito viene automaticamente applicato alle bollette successive, senza la necessità di alcuna richiesta da parte del cliente.

 

Il Canone RAI nella bolletta

 

A partire da luglio 2016, in attuazione della Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), troverai il canone Rai rateizzato nella tua bolletta di energia elettrica.

I presupposti

La Legge di Stabilità ha introdotto il presupposto secondo il quale qualora esista un’utenza di energia elettrica nel luogo in cui si ha la residenza anagrafica si presume la detenzione di un apparecchio televisivo o di un dispositivo idoneo ad operare nelle bande di frequenza destinate al servizio televisivo.

Domande più frequenti


Secondo i presupposti della Legge di Stabilità del 2016 deve pagare il canone RAI chi è intestatario di un’utenza di energia elettrica per l’abitazione in cui è residente e disponga di apparecchi idonei a ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare, indipendentemente dal numero di tali apparecchi e a prescindere che questi vengano o meno utilizzati.  
E’ dovuto, per singola famiglia anagrafica, anche qualora gli apparecchi siano stati affittati o siano in comodato d’uso.
L’importo annuale del Canone Rai per l’anno 2024 è stato ridotto a 70 euro. Dal 2017 al 2023 è stato di 90,00 euro, mentre per l’anno 2016 è stato di 100,00 euro.
Maggiori informazioni sono disponibili qui: http://www.canone.rai.it/https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/Aree+tematiche/Canone+TV/


Chi può chiedere l'esenzione :
•    Chi non possiede un apparecchio televisivo;
•    Chi sta già pagando il Canone su un'altra utenza intestata ad un altro componente del nucleo familiare;
•    Chi ha un’età superiore ai 75 anni e ha un reddito annuo non superiore a 8.000 euro;
•    I diplomatici e militari stranieri.


In caso di attivazione di nuova utenza di energia elettrica residenziale la dichiarazione sostitutiva di non detenzione va presentata entro la fine del mese successivo alla data di attivazione della fornitura per avere effetto a decorre dalla data di attivazione del contratto.


Per i clienti che attivano una fornitura durante l'anno, l'importo da pagare dipende dalla data di inizio della fornitura.
Se la fornitura viene attivata dopo ottobre, il canone dovuto sarà addebitato con la prima rata dell'anno successivo.
Si ricorda che se il televisore era già posseduto prima dell'attivazione dell'utenza elettrica, il canone è dovuto a partire dal mese in cui si è in possesso del televisore.
In tal caso, l'eventuale differenza deve essere pagata mediante modello F24.
Regole di applicazione del canone Rai e importo rate.


Può richiedere informazioni alla società di Vendita richiedendo di poter pagare la sola quota energia con l'esclusione l'importo del canone rai.
In caso di avvenuto pagamento è possibile richiedere il rimborso delle quote fatturate e ritenute non dovute direttamente ad Agenzia delle Entrate, con le modalità indicate sul sito.
Poiché le società di vendita non sono a conoscenza degli elenchi dei clienti esonerati al pagamento il cliente potrà verificare lo stato della richiesta di esenzione direttamente con Agenzia delle Entrate. 


Chi non detiene apparecchio televisivo può richiedere l'esenzione al pagamento del Canone Rai inviando apposita documentazione ad Agenzia delle Entrate.
La richiesta va presentata ogni anno.Di seguito le tempistiche di presentazione e relativa validità dell'esenzione:
Dal 1 luglio dell'anno precedente al 31 gennaio dell'anno di riferimento l'esenzione ha validità  per l'intero anno di riferimento; 
Dal 1 febbraio al 30 giugno dell'anno di riferimento l'esenzione ha validità dal secondo semestre dell'anno di riferimento;
Se la richiesta è presentata entro il primo mese successivo all'attivazione dell'utenza domestica residenziale l'esenzione decorre dalla data di attivazione della fornitura stessa.


No, ti sarà inviato un unico bollettino comprensivo dell’importo relativo alla fornitura di energia elettrica e quello relativo al canone.


No. Il canone viene addebitato al componente del nucleo familiare titolare dell'utenza elettrica domestica residente,una sola volta per Codice Fiscale, sul contratto con data di attivazione più recente.
Se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere versato con il modello F24 entro il 31 gennaio dell'anno di riferimento.


No, se il cliente paga solo l'importo relativo al servizio, la quota di canone non pagata non concorre alla creazione dell'ordine di disconnessione. 
La fornitura non viene mai sospesa per mancato pagamento del solo canone Rai. 
 


Le quote di Canone rai insolute potranno essere pagate alla società di vendita entro il 31 dicembre dell'anno successivo all'emissione della bolletta in cui sono contenute.
Dopo tale scadenza l'importo potrà essere pagato direttamente ad Agenzia delle Entrate tramite F24.


In caso di mancato addebito, occorre verificare con la propria impresa elettrica il tipo di contratto e controllare se il canone viene addebitato nella bolletta successiva.
In caso contrario, l'importo dovuto deve essere versato utilizzando il modello F24.


La definizione è contenuta nell'art. 4 del PDR 30 maggio, 1989, n.232.
Per famiglia anagrafica si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela oppure un insieme di persone legate da vincoli di affinità o di affetto, che coabitino o abbiano dimora abituale (cioè residenza) nello stesso Comune; una famiglia anagrafica può essere costituita da una sola persona. Persone o famiglie che coabitano nella stessa abitazione possono dar luogo, a distinte famiglie anagrafiche (distinti nuclei familiari) se tra i componenti delle due famiglie non vi sono i vincoli di cui sopra.
Si precisa che l'articolo 4 citato è stato modificato dall'art. 3, comma 1, del D.Lgs 5/2017 che ha ampliato la definizione di famiglia anagrafica includendo le unioni civili.


E' tenuto al pagamento del canone chiunque detiene un apparecchio televisivo.Per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente (in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari) o tramite decoder o sintonizzatore esterno.Pertanto:
NO, non devi pagare il canone se possiedi un computer o smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare.
SI, devi pagare il canone se hai uno dei device sopra indicati e sei dotato di chiavetta USB con sintonizzatore e ricevi quindi il segnale digitale terrestre o satellitare.


Si. E' tenuto al pagamento del canone chiunque possegga un apparecchio televisivo indipendentemente dall'utilizzo o meno dello stesso.


Sì, devi pagare il canone. Il tuo televisore è un apparecchio idoneo a ricevere programmi televisivi, sia che tu lo utilizzi o meno, il canone deve essere corrisposto per il solo fatto di possederlo.


Sono assoggettabili a canone TV solo apparecchi atti o adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare. Pertanto:
No, non devi pagare il canone se possiedi un vecchio televisore analogico senza decoder o sintonizzatore idoneo a ricevere il segnale digitale terrestre o di una parabola satellitare;
SI’, sei tenuto a pagare il canone nel caso in cui oltre al vecchio televisore analogico tu sia in possesso di un decoder o di un sintonizzatore idoneo a ricevere il segnale digitale terrestre o di una parabola satellitare.


No, non si deve più pagare il canone, non vale più la nota Mise del 2012 secondo la quale erano soggetti al canone i ricevitori radio fissi, i ricevitori radio portatili, i ricevitori radio per mezzi mobili, i lettori Mp3 con radio FM integrata. 


No, il canone è unico per singola famiglia anagrafica a prescindere dal numero di televisori o apparecchi idonei posseduti.


Il Canone rai deve essere pagato una sola volta per nucleo familiare. Viene addebitato al componente del nucleo familiare titolare dell'utenza elettrica domestica residente, una sola volta per Codice Fiscale, sul contratto residente con data di attivazione più recente.


Se appartenete alla stessa famiglia anagrafica, pagherete il canone una volta sola. In tale caso uno dei due deve presentare la dichiarazione sostituiva (QUADRO B) e comunicare su quale nominativo deve essere fatto l’addebito. La dichiarazione viene presentata una volta sola.
Se nel corso del tempo avvengono dei cambiamenti nella famiglia anagrafica rispetto a quanto dichiarato nel QUADRO B precedentemente presentato dovrai presentare una nuova dichiarazione compilando la parte relativa alla "variazione dei presupposti" (QUADRO C).


No, il Canone è dovuto una sola volta per nucleo familiare.Per evitare l'addebito sull'utenza ancora intestata al deceduto è necessario compilare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione(quadro B).


Se  l'utenza è ancora intestata al deceduto occorre presentare la dichiarazione sostitutiva per la non detenzione di apparecchi TV (quadroA).


Se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere versato con il modello F24 .


Il Canone Rai è legato alla detenzione dell'apparecchio televisivo. Pertanto:
- se il contratto della luce è intestato al padrone di casa, e l'inquilino è residente nell'immobile in affitto  quest'ultimo è tenuto al pagamento del canone Rai tramite versamento con F24 secondo le scadenze stabilite dalla legge.
- se il contratto della luce è intestato all'inquilino residente nell'immobile , riceverà l'addebito delle quote di Canone in bolletta. 
 


La condizione di affittuario non è determinante ai fini dell'addebito del Canone rai. 
Il canone viene addebitato al componente del nucleo familiare titolare dell'utenza elettrica, una sola volta per Codice Fiscale, sul contratto residente con data di attivazione più recente. 


Nel caso in cui tu abbia apparecchi televisivi o comunque idonei a ricevere il segnale da digitale terrestre o satellitare e hai la residenza anagrafica sei tenuto a pagare il canone RAI anche se non sei intestatario del contratto di energia elettrica.
Se invece non hai la residenza anagrafica nell’appartamento per il quale paghi l’affitto, ma fai parte di una famiglia anagrafica che già paga il canone, allora non sei tenuto a pagarlo.


Si, devi pagare il canone perché anche i residenti all’estero devono pagare il canone se detengono un’abitazione in Italia dove è presente un apparecchio televisivo.


Dipende, se ogni nucleo familiare ha una sua distinta famiglia anagrafica, ciascun nucleo pagherà un canone; anche nell’ipotesi di un unico intestatario di contratto di fornitura di energia elettrica.
Diversamente, se i diversi nuclei fanno parte della stessa famiglia anagrafica (vincoli di parentela, affinità, adozione, ecc..) paga il canone solo l’intestatario della fornitura di energia elettrica residente.


Se paghi il canone di abbonamento speciale non devi pagare il canone di abbonamento ordinario. Per evitare il doppio addebito, presenta la "Dichiarazione Sostitutiva di non detenzione" compilando il Quadro A.


La richiesta di rimborso può essere presentata dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati direttamente alle Agenzie delle Entrate con le seguenti modalità:
1. Accedi al sito www.agenziaentrate.gov.it  
2. Nella pagina dedicata al rimborso del canone RAI trovi il modello da utilizzare e le istruzioni per compilarlo.

Potrai inoltrarlo:
-in cartaceo, con raccomandata a Agenzia delle Entrate – Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 - 10121 Torino.
Ricordati di allegare un documento di riconoscimento in corso di validità.
- Via telematica, attraverso il servizio web messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.


La richiesta di rimborso può essere presentata dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati direttamente alle Agenzie delle Entrate secondo le modalità previste sul sito.


Il cliente può chiedere il rimborso del canone pagato e non dovuto compilando un apposito modello.
Il cliente può trovare il modello dal sito www.canone.Rai.it oppure www.agenziaentrate.gov.itassieme alle istruzioni per la compilazione.
Il rimborso può essere chiesto se

  • il cliente ha più di 75 anni, reddito familiare inferiore a 6.713,98 (fino al 2017) o a 8.000 euro (dal 2018) e ha presentato dichiarazione sostitutiva di esenzione (codice motivo 1 da indicare nel modello)
  • un componente familiare ha i requisiti di esenzione(diplomatici, militari stranieri) e ha presentato dichiarazione sostitutiva di esenzione (codice motivo 2 da indicare nel modello)
  • un altro componente familiare ha pagato il canone con modalità diverse dall'addebito in bolletta (codice motivo3 da indicare nel modello)
  • il canone è stato pagato anche su altra utenza elettrica intestata ad altro componente familiare (codice motivo 4da indicare nel modello)
  • è stata presentata dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi (codice motivo 5 da indicare nel modello)

Sarà l'Agenzia delle Entrate, dopo un tempo tecnico per effettuare i dovuti controlli, a comunicare alle imprese elettriche l'eventuale accredito da effettuare a titolo di rimborso.


Dopo aver ricevuto la tua richiesta, l’Agenzia delle Entrate effettuerà gli opportuni controlli, successivamente comunicherà  di procedere con il rimborso.
L'importo verrà rimborsato in bolletta , entro 45 giorni dalla ricezione della comunicazione. Se il rimborso da parte delle imprese elettriche non va a buon fine, sarà pagato direttamente dall'Agenzia delle Entrate. 


Si, si può rivolgere alla società di vendita per informazioni generali riguardanti l'addebito del Canone Rai in bolletta, mentre le richieste di esenzione vanno inoltrate direttamente ad Agenzia delle Entrate secondo le modalità previste sul sito.


I dati personali raccolti per la fornitura dell'energia elettrica sono utilizzati, in base alla tipologia di cliente domestico residente, anche ai fini dell'individuazione dell'intestatario del canone di abbonamento e del relativo addebito contestuale alla bolletta, che, in caso di cliente domestico residente, avverrà senza ulteriori verifiche sulla residenza.