Aria di casa

Aria di casa

Sapevi che l'essere umano inala dai 10.000 ai 20.000 litri d’aria al giorno e la maggior parte di quella che inspira è negli ambienti chiusi? In media più del 90% del nostro tempo lo trascorriamo in ambienti chiusi, come del resto accade negli altri paesi europei

Sebbene l’aria di casa sia considerata sicura per antonomasia, la letteratura scientifica ha individuato negli spazi domestici una serie di agenti inquinanti che, fortunatamente, è possibile contrastare attraverso alcune semplici buone abitudini introdotte in tempi lontani.

L'inquinamento indoor infatti è sempre esistito. Oggi però può assumere una rilevanza maggiore rispetto al passato a causa dell'aumento dello smog e della presenza di sostanze chimiche in molti prodotti di uso quotidiano.

I rimedi non mancano. Serve essere ben informati e mettere in atto comportamenti consapevoli per la tutela della nostra salute e dell’ambiente, evitando inutili allarmismi.

Quali sono gli agenti inquinanti

Non esiste uno standard di buona qualità dell’aria indoor. Ogni ambiente è infatti unico per via di diversi fattori come l’esposizione verso l’esterno, il numero di abitanti dei locali, la tipologia di arredamento, etc.

Gli agenti inquinanti possono provenire dall'esterno - CO2 e polveri sottili - o essere prodotti internamente da noi stessi, da animali domestici o dai materiali di costruzione utilizzati.  Si tratta, in questo caso, di composti organici volatili (COV): sostanze chimiche di vario genere caratterizzate dalla capacità di diffondersi facilmente nell’aria a temperatura ambiente.

In generale l’inquinamento indoor è di 3 tipi:

  • Chimico (fumo di tabacco, ossidi di zolfo e azoto, effetti di antiparassitari, cosmetici, detergenti per la pulizia e di vernici, colle e solventi)

  • Fisico (campi elettromagnetici, rumore, Radon dalle fondamenta)

  • Biologico (dovuto a muffe, acari, batteri e parassiti vari)

Anche le vernici, così come colle e solventi, producono agenti inquinanti dell'aria.
Via Pagina Facebook @SustainableKelseaYoga

Cosa fare per migliorare l'aria

Innanzitutto, si può ricorrere ai vecchi manuali di economia domestica degli inizi del '900: aprire spesso le finestre, specialmente durante le attività casalinghe. Inutile dire che frequenti ricambi aiutano a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. D’altronde è ciò che facciamo quando siamo influenzati per evitare di contagiare tutti.

È utile accendere sempre la cappa in cucina e tenere quanto più possibile puliti stanze e mobili, usando preferibilmente panni elettrostatici o in microfibra per togliere la polvere e combattere acari, batteri, allergie e pollini.

A proposito di pulizia... Perché non utilizzare detersivi biologici o rimedi naturali? Con acqua, un cucchiaio di bicarbonato di sodio e poche gocce di olio essenziale è possibile creare efficaci detergenti per i pavimenti, per i piatti e per i sanitari. E basta un po' di sapone liquido o in scaglie mischiato ad acqua bollente per disinfettare i vetri delle finestre.

Ricordiamoci inoltre di pulire con regolarità i filtri dei condizionatori e di lavare con frequenza anche tende, tappezzerie e tappeti. Evitiamo vernici aggressive se dobbiamo tinteggiare le pareti e scegliamo quelle ad acqua.

Anche le piante ci aiutano a migliorare l’aria negli ambienti chiusi e ad evitare disagi. Uno studio della Nasa condotto nel 1989 nelle stazioni orbitanti ha dimostrato che specie come beaucarnea, dracena, filodendro, edera, dieffenbachia, spatifillo, ficus benjamina riescono ad assorbire ed eliminare buona parte dei gas inquinanti presenti nell’aria della casa. Ne basterebbe una ogni 9 mq a far dormire sonni tranquilli. Persino il comune “tronchetto della felicità” ha un’azione fenomenale su due COV come la formaldeide e il benzolo, contenuti in colle e solventi vari: riesce ad assorbirne rispettivamente il 50 e il 52 per cento in un solo giorno.

Articolo pubblicato il: 27/02/2020